Ho avvertito un tremito al cuore, e poi un acuto dolore. Forse la paura ha reso tutto più intenso, ma ho sentito accendersi, dentro di me, un intenso malessere. Ero terrorizzata, cercavo di urlare, ma nessun suono usciva dalle mie labbra , mentre mi stringevo il petto. In quel momento l'unica cosa che ho potuto fare è stata sperare: ho chiuso gli occhi e speravo, nella disperazione, che mia madre si alzasse dal letto e avvertisse il mio dolore, o che tutto cessasse nel modo più veloce possibile. E accadde. Finì tutto in quell'istante, in quella stanza. Morì tutto, con me. Ricordo che l'ultimo pensiero lo rivolsi a lei, ad i suoi occhi, mentre tutto scemava e respiravo le ultime particelle di ossigeno. Mi resi conto che mi stavo aggrappando alla vita come non avevo mai fatto prima; che, nonostante avessi atteso quel giorno da tempo, volevo che non fosse giunto il mio momento, non ancora. Perché tutto vale di più qua do sei sul punto di perderlo, anche la vita.All Rights Reserved
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