La luna piena splendeva nel cielo limpido oscurando la luce delle stelle. Sollevò il mento e inspirò una boccata d'aria gelida, inebriato dalla forza che solo quel pallido chiarore riusciva a conferirgli. Aprì gli occhi e la guardò. Era lì, una quieta presenza, temuta eppure così tanto amata, un richiamo che l'istinto non riusciva a ignorare. Avvertì il calore salire fino agli occhi e i denti acuminati pizzicare l'interno della bocca, mentre il desiderio di ululare si faceva più forte e... E poi il telefono squillò. «Scott...» disse la voce all'altro capo, ridotta a poco più di un sussurro agitato. Conosceva quella voce, conosceva fin troppo bene quel tono e, di solito, non prometteva nulla di buono.