Quarantatrè Tramonti.
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Ongoing, First published Dec 04, 2015
[One-Shot|Missing Moment di "Hunger Games"| Gale!centric]
Nonostante i suoi sforzi, non passava giorno senza che Prim non piangesse almeno una volta. 
Per quello non si sorprese nel trovarla con gli occhi lucidi. Ciò che invece lo stupì fu il lieve sorriso che arricciava le sue labbra; 
"Sai, quando si è tristi si amano i tramonti" spiegò la ragazzina a Gale, quando si accorse che li aveva raggiunti.
Il ragazzo si limitò a scuotere la testa.
"Preferisco l'alba" replicò, mettendosi a braccia conserte.
Ed era vero: il tramonto aveva un retrogusto di resa, di abbandono. Di addio. Era il cielo che portava via il sole, obbligando il mondo a brancolare nel buio.
L'alba invece lo restituiva.
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37 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.