Lei è una bambina, un'innocente e pura bambina.
Lei non voleva recarsi lì proprio Quella Notte, ma si trova lì per puro caso.
Comincia ad intimorirsi guardando il fitto e tetro bosco davanti a lei, ma decide comunque di entrarvi per "esplorare" .
"Il bosco è spaventoso," pensa lei "perché vi sono entrata? Perché mi trovo qui?" Si chiede guardandosi intorno.
Tutto intorno a lei è spaventoso, eppure continua ad esplorare il bosco in cerca di una via di fuga dalla Paura, dalla Morte, e dalla Rabbia di quel mostro, che la intimoriva a tal punto da costringerla ad andare via.
Fa freddo lì, ed è pieno di fitta vegetazione e nebbia, che le impediscono di vedere nitidamente.
I cespugli sono frondosi ed alti, mentre lei è troppo bassa per oltrepassare quelle"muraglie" .
Così, rassegnandosi al fatto che non riuscirà mai ad uscire da quel posto, si inginocchia davanti ad un albero e comincia a piangere, versando tutte le lacrime che ha in quel piccolo e fragile corpicino.
Si dispera, comincia ad urlare, a piangere e ad attirare l'attenzione di una strana creatura.
«Oh, non disperare mia piccola e dolce amica, ci sono io qui con te...» la saluta questa, avvicinandosi a lei facendola sobbalzare.
La creatura la guarda perplessa, notando che comincia a singhiozzare più forte indietreggiando, ma degli alti e frondosi cespugli le bloccano la strada verso la Libertà, spronandola a scoppiare in un pianto ancor più forte.
«Io voglio solo raccontarti una storia, perché mai dovrei farti del male? » chiede ancora la creatura, calmando visibilmente la piccola.
«È...una storia come quelle della mamma? » chiede lei singhiozzando, facendo annuire la creatura.
«E come si intitola? » chiede ancora,molto più interessata.
«La storia si intitola "C'era una volta...la morte" »
*Serie di libri in collaborazione con la fantastica @La_pioggia_che_batte e la divertentissima @Diario_di_una_vita , spero che questa nostra serie di libri vi sia di gradimento e buona lettura!
Mi svegliai sul letto con un mal di testa potente,e quando provai a toccarmi la testa mi accorsi che ero legata alla testiera del letto. Ero in un lago di sangue i polsi mi bruciavano da morire e non potevo fare niente.
Mi stavo dissanguando.
Quella maledetta! pensai... mentre cercavo di liberarmi,ma più strattonavo più sangue perdevo.
Arrivai al punto di collassare non avevo più forze, vidi soltanto tutto nero e poi il nulla.
Un forte fracasso mi svegliò, dovevo essere svenuta, quindi non ero morta,ero ancora lì, Ero dura anche a morire.
Non riuscii ad aprire gli occhi ma sentii dei sussurri.
"Spero non siano vaganti non voglio essere squartata"
pensai.
Mi accorsi molto presto che non erano vaganti ma uomini. Aprii leggermente le palpebre e vidi un uomo.
《Rick è viva》 sussurrò l'uomo accanto a me.