Eccoci qua, siamo la generazione dalle facce incazzate, dalle teste incasinate, dalle mille maschere, dall'aspetto da duro ma dal cuore con sopra scritto "FRAGILE", la generazione della sigaretta, quella che fa uomo vissuto, quella che ti porta via con se, quella che se la guardi mentre butti via il fumo, in quella nuvoletta deforme colore grigio, è come se tirassi fuori tutti i brutti ricordi, rivivendoli. La generazione del conformismo, in cui se hai dei pensieri intelligenti e sensati sei quello sbagliato. La generazione delle masse di ebeti, dove il "capo" è quello che bestemmia, fuma e ha lo sguardo da duro, mentre il classico bravo ragazzo è considerato uno scarto. La generazione in cui si cerca di uniformarsi alla massa per essere accettato all'interno del "branco", dove il "ragazzo modello" è diventato quello che fuma e spacca tutto. E ahimè si arriva al punto in cui si cambia. Per colpa delle esperienze, per colpa dei drammi e si sceglie di annebbiare i ricordi con i grammi. La generazione del sesso occasionale, dove non si condivide più quel momento con una persona "speciale" ma con chi capita, solo per poter aggiungere un +1 al contatore del sesso. La generazione in cui ragazze di 13-14 anni hanno già dato tutto, hanno già provato tutto, hanno bruciato tutte le tappe e oltre alle tappe anche le cartine. Caro lettore, ti pongo una domanda: ci siamo rovinati vero?