" Credo davvero che alla fine del viaggio non abbia più molto senso continuare a sperare, è tutta qui la mia vita. Guardami oh Madre... Sono io, tuo figlio, il secondogenito della famiglia Behemont reggente della Terza Terra. Sono colui che non sarà mai Re, il frutto del tuo grembo che verrà sacrificato affinché altri possano regnare. Nato in una vita che non ho mai sentito pienamente mia, cresciuto all'ombra di un fratello che non posso considerare tale e infine destinato a sparire trascinando via con me lo spettro di un passato che a malapena mi appartiene. Essere chi sono è stato difficile, è stato davvero un po' troppo difficile Madre ed è per questo che solo ora mi sento forte abbastanza per poterlo accettare, forte abbastanza per ammettere che in fondo va bene così. Disperatamente ti imploro di non piangere per me, saluterò questo mondo senza rimpianti, consapevole che con la mia morte verranno finalmente chiusi tutti i conti rimasti aperti con il passato. Lo sappiamo entrambi... questa non sarà la fine ma un nuovo l'inizio. " Disse il giovane Alexander alla Regina che impietrita lo ascoltava. " Vorrei essere coraggiosa anche solo la metà di quanto lo sei tu mio adorato Alexander. " Rispose poi lei con un filo di voce. I due si fissarono negli occhi ancora per un secondo poi la Regina fu costretta dalle forti emozioni a voltarsi in direzione del Trono rimasto vuoto. In quel preciso istante, per la prima volta, la sua testa si inclinò all'indietro e gli occhi corsero rassegnati al cielo notturno mentre una lacrima silenziosa nacque e rapida morì sulla sua guancia. Tutto era irrimediabilmente perduto.
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