«Grazie, Zay». «Di cosa?». Di amarmi così tanto da svegliarti ogni notte quando nostro figlio piange, o da dormire con lui sulla più scomoda delle poltrone. Di amare lui così tanto da volerlo proteggere tutta la notte tenendolo stretto. Di sacrificare il tuo sonno per il mio. E di così tante altre cose che un anno intero non basterebbe mai per elencarle tutte.
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