Alle allieve a cui non so cosa insegnare.
[...] Sì, sarebbe riuscito a mangiare quell'anima, perché se lo stava chiedendo? Era una cosa naturale per un demone, no? Sì, era ovvio che lo fosse. Era solo un'anima come un'altra in fondo. Eppure il demone si era avvicinato troppo al bambino addormentato, come una falena attirata dal calore, il bambino si era girato verso il demone, come per inseguire una farfalla dentro al sogno che stava facendo, le loro labbra si erano incrociate, per la prima di tante volte, per una pura casualità, e, da quella sera, tutto cominciò." [...]