Era una fredda mattina d'autunno, precisamente il 9 novembre alle 7:28. Come ogni giorno entrai nel bar aprendo lentamente la porta e ascoltando la semplice melodia delle 3 campanelle che suonavano entrando. Come ogni mattina contai i passi per arrivare al bancone, uno, due, tre e quattro; mi sedetti e Eleonora mi salutò con la sua solita e semplice cordialità: "Buongiorno Alice, il solito?" "Certo." Ero molto abitudinaria, un cappuccino coperto di cacao in polvere con un cucchiaino ben colmo di zucchero e un cornetto mignon al miele. Alle 7:45 in punto pagavo e uscivo dal baretto dirigendomi a lavoro con i soliti fogli un po' stroppicciati tra le mani, ero dipendente in uno studio di design. Quel giorno ritardai di 4 minuti l'uscita dal bar. Molto strano. Uscii di fretta e urtai contro qualcuno, i fogli finirono tutti a terra e mi affrettai a raccoglierli mentre lo sconosciuto si scusava. Alzai lo sguardo e sorrisi per rassicurarlo quando incrociando il suo mi pietrificai.All Rights Reserved
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