E poi, in un freddo inverno, conobbi lui.
Quel ragazzo era come l'arte, quella che non è bella o sfarzosa, ma ti faceva sentire qualcosa di forte, di profondo.
Era un uragano di emozioni, proprio come me: paranoico, lunatico, apatico, insicuro, freddo, apparentemente bastardo.
I suoi occhi erano di uno smeraldo spento, ma bastava un abbraccio, una carezza e quegli occhi spendevano, insieme a quel sorriso da bambino che è la cosa di lui che conservo ancora segretamente.
Insieme eravamo come le storie nūei libri: alti, bassi, uragani che si sovrapponevano, per poi ridere e fare cretinate come i piccoli, ed è la cosa che più mi manca.
Ormai lui non c'è più nella mia vita e forse nemmeno io nella sua, ma so che c'è qualcosa che ci unisce, una magia inspiegabile, che mi lascia sempre quel sorriso stampato.
Ed ora capisco in pieno quelle parole che gli dissi, capisco solo adesso la loro verità
"E anche se sarò lontana ogni mio pensiero sarà sempre per te, sempre."