Odoravano di morte, quelle labbra avevano sussurrato più peccati di Giuda. Nel'ombra del suo pallore Estelle contava i giorni in cui quelle guance morbide, forse un po' infantili, sarebbero state sfiorate dalla punta del suo naso. Era la sua schiava umana, niente di più . L'equivalente di una torta in cui un vampiro poteva affondare le dita e gustarne la crema sui polpastrelli prima di mangiarla del tutto. Non era altro che quello,un dolce per un bambino viziato e immortale, che aveva la pelle sporca di inchiostro e gli occhi pieni di bugie. Non sarebbe mai diventata la sua amante, ma quel'amore platonico la faceva rimanere in vita. In una città sotterranea piena di vampiri, che odorava di sangue, menzogne e lussuria, le sua parole ciniche si impregnavano nel suo cervello, costringendola meccanicamente a compiere le sue mansioni. Si chiamava Estelle Mills, ed era stata venduta come schiava al vampiro più additato e odiato di tutta la città. In un futuro alternativo i vampiri esigono sacrifici umani in cambio di protezione. Giovani donne vengono vendute come schiave e di loro non se ne sa più niente. Ad Estelle Mills tocca la stessa sorte. Prelevata dal quartiere a luce rosse in cui è cresciuta, viene venduta alla famiglia ad Alexander Christopher Madden, giovane vampiro di vent'anni nel'aspetto, scrittore, filantropo e con il sarcasmo al posto del sangue. Bene presto Alexander spiega ad Estelle che il suo compito non è diventare la sua amante, ma bensì una semplice donna di compagnia. Ma Estelle scopre presto che tutto quello che esce dalla bocca del giovane Alexander non sono altre che semplici e oscure bugie. Ho scritto questa storia anni fa,non credo nemmeno sia neanche vagamente passabile. Odiavo avere la libreria vuota quindi, riempiamola con questa.All Rights Reserved
1 part