1) A MIA MADRE
Se davvero volete sentirne parlare, la prima cosa che vorrete sapere sarà dove sono nato, e che schifo di infanzia ho avuto, e cosa facevano e non facevano i mi genitori prima che nascessi, e altre stronzate alla David Coperfield, ma a me non va di entrare nei dettagli, se proprio volete la verità. Primo, è roba che m'annoia, e secondo ai miei verrebbero un ictus in testa, se andassi in giro a raccontare i fatti loro. Su certe cose sono permalosissimi, specie mio padre. Simpatici, per carità, ma anche parecchio permalosi. E poi non mi metto certo a farvi la mia stupida autobiografia o non so cosa. Vi racconterò giusto la roba da mattiche mi è capitata sotto Natale, prima di ritrovarmi così a pezzi che poi sono dovuto venire qui a stare un po' tranquillo. Ovvero quel che ho raccontato a D.B., che però è mio fratello, non so se mi spiego. Lui sta a Hollywood, quindi non lontanissimo da questo schifo di posto, e infatti viene a trovarmi praticamente ogni weekend.
Olivia Bowls è una stagista introversa con un talento poco convenzionale: è una ladra esperta. Quando svaligia la villa del suo affascinante capo, l'ereditiero Connor Pence, la sua vita prende una piega imprevedibile.
Intrappolata in un pericoloso gioco di seduzione, inganni e alleanze impreviste, Olivia scopre che nulla è come sembra. Chi è davvero Connor, dietro la facciata di giovane imprenditore ricco e affascinante? E chi è lei, quando il suo oscuro passato minaccia di riaffiorare?
Tra colpi di scena e rivelazioni, una cosa è certa: qui, nessuno è chi dice di essere.