Con questa fiaba così realistica, appena sotto lo scintillante smalto dell'invenzione fantastica, Wilde sembra proprio aver scritto l'atto di nascita del nostro mondo. Ecco la civiltà dell'immagine, con tutto il suo raffinato splendore, ma anche con tutti i suoi tragici pericoli. Perché il destino di Dorian Gray ci ricorda che ogni immagine è uno specchio di Narciso: un sortilegio, dunque, che ci incatena e ci perde proprio mentre ci innamora di sé e della sua bellezza.