Quella voce l'avrebbe riconosciuta ovunque così come il tocco di una mano gelata sulla sua spalla, il cui gelo riuscì ad attraversare anche il maglione pesante che indossava, una presa salda ma una ferrea che lo fece voltare e prestare a lui tutta la propria attenzione. Lo guardò per qualche secondo, era più cadaverico del solito, gli occhi erano incavati, i capelli umidicci erano attaccati alla fronte ed il viso era incorniciato da un sorriso a tratti inquietante; e quel sorriso non era rivolto a lui ma a quella ragazza che era appena caduta nell'imbarazzo più totale e stava sorseggiando il proprio cocktail con lo sguardo rivolto al pavimento. [Gennex]