Non si può scegliere cosa scrivere. Non c'è libertà, forse nel leggere sì. Non nello scrivere. Almeno per me è così, posso costruire qualcosa solo con l'immaginazione, ma è peggio di un castello di carta e tanto prima o poi crolla. È sempre successo così e sta ancora succedendo. C'è un segnale, tu lo confezioni e devi scriverlo. Per forza, perché se no è troppo tardi. Questa è una storia di nostalgia. È sempre un gioco di sguardi quando cammino.All Rights Reserved