Il mio carattere, il mio spirito di ribellione che non davo a vedere non facevano comodo nel mondo in cui vivevo, un mondo che tempo fa si sarebbe definito "borghesia". Un mondo in cui tutto quello che contava alle cene o all'ora del tè era quanto denaro possedessi, e l'unico problema da porsi era come averne di più o come raggiungere un certo punto nella piramide sociale. Ero la classica ragazza di buona famiglia che non sopportava quell'ambiente di falsità e finte risate. Un continuo "tieni dritte quelle spalle" o "parla bene". Lezioni di educazione in ogni secondo della giornata, come se alla fine contasse qualcosa. La mia famiglia non mi mandava a scuola, non volevano che avessi rapporti con gente che definivano "bassa". Non si interessavano alla mia istruzione, o almeno, avevo Marta, la mia insegnante privata, ma alla fine tutto ciò che avevo imparato con lei era stato come sarebbe potuta essere la mia vita se fossi nata in una normale famiglia di lavoratori.All Rights Reserved
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