Labyrinth of feelings.

Eléna, una ragazza come tante.
A 16 anni ha già un futuro promettente, un ragazzo che la ama, tanti amici e una famiglia unita e felice nonostante non abbia un padre, a scuola ha ottimi voti, le piace l'arte, la musica e studia violino.
È la ragazza più felice del mondo, o almeno lo era.
Sua madre lottò per mesi contro un tumore, ma non ce la fece e morì.
Eléna era rimasta sola, il suo ragazzo la mollò per una delle sue amiche, Jenna, il resto delle persone che aveva attorno la abbandonarono a sé stessa e ai suoi pensieri.
Cadde in depressione, iniziò a prendere voti bassi a scuola, la sua arte, prima colorata e allegra come lei, divenne cupa, macabra e cruda, iniziò a fare uso di droghe, abbandonò le lezioni di violino e s'internò in sé stessa, divenne quasi apatica, sapeva provare solo rabbia e dolore per cui iniziò anche ad autolesionarsi.
La sua famiglia andava sempre più in frantumi: il fratello maggiore partì, la sorella maggiore iniziò a drogarsi mentre il fratello minore iniziò a spacciare per racimolare del denaro.
Ogni sua credenza, speranza e ogni suo obiettivo per un ipotetico futuro di successo morirono assieme alla sua allegria, e alla vita che aveva una volta, vita che fu spazzata via in un attimo, ma non rimase così molto a lungo.
Arrivò a scuola un nuovo ragazzo, Chris, che ribaltò le carte in tavola, stravolgendo tutto.