Le sue urla rimbombavano lungo i muri di pietra. Premeva forte sul fianco di lui con entrambe le mani, mentre ne sentiva il sangue bagnarle la pelle. Non sapeva cosa fare. Non riusciva nemmeno a guardare quella ferita. «Mi dispiace, mi dispiace tanto». Gli diceva. «Non doveva andare così. Ti prego, perdonami». Ad ogni colpo di tosse, il ragazzo sputava schizzi di sangue misto ad un liquido giallastro. Non sembrava più nemmeno essere in grado di respirare. «Aiutatelo! Vi prego, sta morendo!» Gridò allora. «Farò qualsiasi cosa! Ma per favore, aiutatelo! Morirà se non lo fate!» D'un tratto sentì la mano del ragazzo stringere la sua. Nel suo sguardo non c'era più alcuna traccia di paura. «Vi prego». Implorò ancora al cielo in un sussurro, sebbene i suoi occhi non erano che per il giovane. «Morirà se non...» Cleo non fece nemmeno in tempo a finire che gli occhi di lui si chiusero, senza più riaprirsi.