"L'immagine sussultava cercando nella stanza e scorrendo sul viso di vari individui fermandosi su di uno in particolare: Sion. Un volto crudo all'interno di morbidi lineamenti. Gli occhi sottili erano piccole gemme, comete incandescenti precipitate nel mezzo di un'espressione perennemente tinta da tonalità ferali, l'espressione di una belva che circospetta attendeva, paziente, di assaltare la propria preda. Le grezze e rapide spennellate che formavano i sopraccigli si giustapponevano, contrariamente all'espressività dell'artista che li aveva modellati, perfettamente simmetrici e ordinati, non un singolo pelo osava stare dove non avrebbe dovuto. Labbra sottili imprigionavano dei denti feroci, canini selvaggi, capaci di dilaniare le membra, capaci di dilaniare qualunque cosa. Una chioma di sottili filamenti lo circuiva arrivando fin sotto le orecchie, così agitati che perfino in foto sarebbero apparsi in continuo movimento."
Sion è un eugo'hades nella futuristica città del Cocito, venerati come dei supereroi o delle semi divinità da praticamente tutto il genere umano. La storia copre le due settimane precedenti alla rivolta che potrebbe cambiare profondamente l'egemonia del Pandemonium, le due settimane più intense per la sua dæva Zairisha. Sion sarebbe un'entità sovrumana se soltanto non fosse un personaggio di finzione.
Hart Rogers è un promettente attore in declino, sua ultima possibilità di redenzione sembra essere la parte che interpreterà come Sion sfruttando una tecnologia di realtà immersiva che porterà al limite le sue capacità di immedesimazione.
La linea che separa realtà e finzione non è mai stata così sottile.