Il sedicesimo compleanno di Juri si potrebbe definire il più bello della sua vita, perché? Perché sta per morire. Anche se molto giovane, possiede la conoscienza dell'intero universo; ed ora, nel bel mezzo di un incantesimo di autodistruzione, rivive la sua vita poco prima di morie, riprovando emozioni represse nella parte più osura del suo cuore come: dolore, gioia, tristezza, amore, ma soprattutto, vendetta.
"Poi ci guardammo negli occhi mentre lui mi teneva ancora forte, che belli, pensai, sono gli occhi più belli che io abbia mai visto, superavano persino quelli di Licia, che di quanto erano belli ti ipnotizzavano, erano celesti, normalissimi, ma dentro quei normalissimi occhi potevo vedere il mare, ma non un semplice mare, un mare in tempesta, un mare che non ha avuto mai tregua, un mare che non è mai stato amato come doveva, un mare fatto di lacrime, le sue lacrime."
IMPORTANTE: la seguente storia è il sequel di "LA SGUATTERA".
1° "la sguattera": completo
2° "i grandi giochi di Dholiam": in arrivo prossimamente
Sono trascorsi quattro mesi da quando Gaston ha abbandonato Berenice sull'isola di Dholiam, costringendola a vivere sotto mentite spoglie come una semplice sguattera. Ma in questo arco di tempo, tutto è cambiato. Ora Berenice si ritrova, suo malgrado, a partecipare ai grandi giochi di Dholiam, dove dovrà affrontare gli Oscuros in una competizione mortale. Il problema? Non è una combattente, né tantomeno una studentessa addestrata.
Costretta a superare sfide sempre più pericolose, Berenice si ritrova inaspettatamente ad avvicinarsi sempre più a Dorias, il principe degli Oscuros. Ma questa nuova alleanza è tutt'altro che semplice: Dorias è l'acerrimo nemico di Paride, e il loro legame non sarà ben visto né dagli Oscuros né dai Regales.
Tra prove letali, intrighi e sentimenti proibiti, Berenice tenterà di restare a galla, aggrappandosi a un'unica certezza: Gaston tornerà a prenderla. Ma quando anche quella sicurezza comincia a vacillare, Berenice capisce che dovrà contare solo su se stessa per sopravvivere.