Si era appena svegliata da un brutto sogno: volava accanto al suo amico di sempre, Marco, ma improvvisamente, perdendo la sua mano, cade, continuando a precipitare per tanto tempo. Si svegliò tremante, grondante di sudore. Suo padre era già accanto a lei: -piccola, che succede? Ti ho sentito urlare, stai bene? - si papà, solo un brutto sogno ...- -lo stesso?- chiese suo padre. Ormai Jasmine faceva lo stesso sogno da tempo remoto. -si papà, non capisco perché però... Sogno sempre di volare accanto a Marco, ma improvvisamente cado, ma non arrivo mai al fondo. Mi sveglio sempre prima- Si sentiva strana, non ne capiva il senso. Immaginava, però, che sarebbe successo qualcosa di spiacevole, molto presto.