"Si sono ritrovati da soli, nella loro camera d'hotel, e fa tutto un po' più male ora. Ora che non ci sono persone attorno a loro, ora che non c'è musica che impregna l'aria e sopprime i pensieri - c'è Gennaro, in piedi accanto alla porta chiusa a chiave, ora, che sta guardando Alessio ed Alessio al centro della stanza che sta per urlare, perché c'è troppo silenzio lì dentro, perché non ce la fa, non ce la può fare.
[...]
« Alé » la voce del più grande è roca e piccola. Alessio non risponde. « Alé » ripete Gennaro. « Ti prego, guardami. Che c'hai? »
Il moro strizza gli occhi, si passa le mani sul volto e poi tra i capelli, che finisce per tirare, sempre con gli occhi strizzati, le labbra contratte e il naso arricciato a formare una smorfia che in un altro contesto Gennaro definirebbe "adorabile" - mentalmente, però; esternamente, si limiterebbe ad un "da ananas". Tanto Alessio lo capisce uguale."
( Alessio non trova le parole, ma per Gennaro non è mai stato un problema e non lo diventerà di sicuro ora. )
Tutti dicono che gli opposti si attraggono, ma se gli opposti non fossero più tanto opposti e forse più simili di quanto si pensi?
Celine è una ragazza di ventidue anni, come tutti ha i suoi demoni passati, che nasconde dietro i suoi occhi ghiacciati e l'espressione di una ragazza irraggiungibile, pericolosamente bella, una forza magnetica enorme e una voce cristallina, in grado di incantare tutti.
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"Firenze sai, non è servita a cambiarla..."
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He fell First She fell harder
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-Okok, scusa Regina delle nevi.-
-Regina delle nevi?-
-Si, perché hai gli occhi del colore del ghiaccio e lo sguardo di chi vuole dimostrare fredda come il ghiaccio.-