La libertà di parola non esisteva ma non per pura cattiveria o voglia di chiudere le bocche altrui, ma perché non era necessaria. I pensieri di ogni singolo abitante erano i pensieri di tutti, tutte le idee e convinzioni erano di tutti. Erano tutti uguali. Tutti si possedevano e amavano. Il caldo bruciava la pelle e la voglia di correrne al riparo era fortissima. Così iniziò a correre, ad inciampare e rialzarsi pieno di graffi, fino a quando non incrociò due occhi marroni. Il ragazzo delle montagne, quello della fattoria che viveva con il dolce padre e la sorella tranquilla e gentile. Fu così che Rowan capì che non si potevano possedere tutti, amare tutti. Perché Elia doveva essere suo, solo lui poteva amarlo. Non si condividono sentimenti simili, emozioni così forti e tutto fuorché sbagliate. Perché Elia e Rowan non erano sbagliati, non lo erano i loro sentimenti.