SEQUEL.... Il signor Cox mi guarda severo e poi sposta lo sguardo su mia madre.
"So che lei è una persona per bene, signora, ma dovrà dirmi tutta la verità, in modo da permettermi di intervenire nel migliore dei modi."
Io e Jake guardiamo mia madre contemporaneamente.
Ho paura che ci chieda di uscire, e che sveli una sua relazione clandestina con il nostro vicino di casa morto ammazzato.
Ma non lo fa, ed inizia a raccontare una versione dei fatti già sentita fin troppe volte.
I minuti passano lentissimi e, quando mia madre finalmente termina il racconto, il signor Cox ci guarda comprensivo.
"So che tutta questa situazione è molto difficile, ma lasciatemi un paio di giorni per studiare bene il caso. Vi ricontatterò io entro venerdi"
Lo ringraziamo e, quando gli stringo la mano, noto sul suo sguardo un cenno di tristezza.
Lo spazzo subito via, chiedendomi quanto ci abbia messo, questo signore di mezza età, a diventare uno degli avvocati più richiesti nello Stato.
Usciamo dallo studio che è quasi sera.
La città, essendo pieno inverno, è già immersa nel buio e le lucine natalizie allegre e spensierate che incrociamo per le strade, mentre torniamo a casa, contrastano con il mio umore.
Controllo il cellulare, prendendolo dalla tasca della giacca e , come un lampo, mi ricordo di averlo spento da circa due giorni.
I messaggi di Amy fanno male.
Fa male sapere quanto io la stia facendo soffrire e sapere che non posso fare altrimenti.
Ho preso la mia decisione.
Per la mia famiglia, oltre che per me.
Non posso continuare ad avere il terrore di qualcosa che, inevitabilmente, si contorcerebbe contro di noi. Ed è quello che, inevitabilmente, è successo.
So che le avevo promesso cose che non ho saputo mantenere.
So che le ho dato speranze che sono crollate una ad una ogni chilometro che mi allontanavo da lei.
Ma è giusto così.
E' giusto anche per lei.All Rights Reserved