Abbigail Hemsworth. Luke Hemmings. -E così passiamo la notte insieme Hemsworth?- sento la sua odiosa presenza dietro di me. -La passiamo in "gruppo" Hemmings.- lo correggo, lo sento sbuffare divertito. -Se la vuoi dire proprio così, ma lo sappiamo entrambi chi ha ragione.- -Ogni uomo prova il bisogno di affezionarsi a qualche essere vivente e dare prova del suo amore.- sento le parole della prof di letteratura sul fondale, ormai lontane, mentre fisso con uno sguardo perso e incosciente il ragazzo biondo, ora prendendo appunti con la testa della matita poggiata sul labbro inferiore. -Cosa stai facendo?- mi chiede Ash, sedendosi accanto a me. Giro lo sguardo per un secondo, appoggiando dopodiché nuovamente sul panorama di New York. -Sai, avvolte mi chiedo.. come si fa a sentire la mancanza di chi ci ha distrutti completamente.- dico con una voce neutra, fissando davanti a me il sole che tramonta. -Luke?- sussurro con il fiato sospeso sentendo il mio cuore fermarsi per un istante. Infilzo le unghie nei palmi stretti mentre guardo la sua mano, stretta a quella della ragazza. -Cosa siamo noi due?- chiedo. Sento le gambe molli e il mio cervello smette di elaborare completamente ogni cosa. Ora voglio solo ricevere la sua risposta. -Amici, penso. No?- risponde alzando le mani in aria, alterato anche lui. Lo fisso a lungo. Mi scappa un sorriso, uno di quelli amari, che spesso aiutano per non far spazio alle lacrime. -Hai avuto l'ennesima possibilità di rimediare un po di quello che resta di noi due.. della nostra "amicizia".... ma solo ora mi rendo conto che tutto quello sforzo non è servito.-