"Era un ragazzo strano. Forse uno di quei ragazzi che non mi sarebbero mai piaciuti.
Uno di quei ragazzi che fa sempre il cretino, che non pensa alle conseguenze basta che ciò che fa lo faccia sentire bene. Un ragazzo che ascolta musica di un genere completamente differente dal mio, che indossa cappellini, un fighetto. Un fighetto, ecco come potrei chiamarlo!
Ma quel fighetto, devo ammetterlo, aveva avuto un influsso su di me che non sapevo se ritenere positivo o negativo.
Insomma, stavo tutte le notti sveglia, mangiavo sempre di meno, pensavo di più alla mia femminilità. Io.
Sì, io pensavo ad apparire femminile.
Era un influsso decisamente negativo, sì."
Questa storia parla della 20enne, Sofia, appena trasferitasi in un appartamento con quattro coinquilini d'eccezione. Quattro ragazzi che sul web hanno spaccato, ma che lei non aveva mai sentito nominare.
Sofia, si auto-definisce misantropa. Ma in realtà è lei che si è costruita questo muro di menefreghismo, mentre all'interno la vera sé stessa piange rannicchiata in un angolo del suo corpo. È sempre stata poco sicura di sè, si è sempre truccata in modo pallido, ma mai esagerando con il nero. Si è sempre messa una parrucca sulla testa e delle lenti a contatto azzurre per paura che gli altri possano intravedere chi fosse veramente.
Chissà. Forse, una serena convivenza e amicizia con i quattro potrà aiutarla finalmente a fidarsi delle persone giuste.
Lui è un uomo freddo, letale, con un passato che lo ha trasformato nell'uomo che lei sarà destinata ad odiare.
Lei l'unica ragazza a sapergli tenere testa. Testarda e determinata, cercherà in tutti i modi di fermare i giochi insieme ai suoi amici, anche se questo la metterà contro l'unico uomo di cui lei si fida almeno un pò.