Del mio codice non ho vergogna o rimorso,
sulla via del giusto e della radiosa fede è il mio cammino,
sorretto dal pensiero di un confortante percorso,
scalo la montagna e cerco la vetta sul finire del mattino.
Tinta la mia lucida spada di rosso e fango,
il cuore si circonda di coraggio, rettitudine e ambizione,
ma son solo un uomo e anch'io piango,
perché di molti sacrifici son costretto a far menzione.
Io l'amavo e forse la cerco nella notte,
sospinto dalla stupida idea di un tranello del fato,
mi diletto a cader sulle speranze rotte,
vago e vago come il cavalier dal destino ingrato.