Story cover for Gocce di Luna è  il mio nome by Elenafamilylove
Gocce di Luna è il mio nome
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Ongoing, Unang na-publish May 01, 2016
Mature
Elisabeth stava raggiungendo i suoi genitori a FortHall, la diligenza venne assalita dagli indiani , trovava oltraggioso che dei  selvaggi la facessero prigioniera, abituata agli agi della città,  vivere  nella  natura selvaggia lo trovava disdicevole per una ragazza del suo rango..........
Ben presto però  dovette ricredersi , i pellerossa non erano affatto dei selvaggi come lei pensava, avevano salutari stili di vita, sapienza nell'uso delle erbe e regole molto democratiche.......
Si innamorerà  di Aquila Selvaggia o rimarrà solo una forte attrazione.......
a voi scoprirlo......
Buona Lettura
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Mga Alituntunin ng Nilalaman
Magugustuhan mo rin ang
Serra delle Volpi ni 1Studiante1Autore1
14 mga parte Kumpleto
In questo romanzo cerco di condurre il lettore in un coinvolgente racconto di vita vissuta, con una dovizia e precisione di episodi ed esperienze impressi nella mia memoria. Il mio è un viaggio in un paesaggio e ambiente bucolico, che mi hanno segnato per tutta la vita. È l'esperienza e la fortuna di chi, come me, si è trovato a vivere il periodo di transizione dalla vita dei campi, fatta con la fatica e il sudore delle mani, alla meccanizzazione e alla modernizzazione. A rendere affascinante questo viaggio a ritroso nella mia biografia, vi è poi un susseguirsi di affetti, di persone care, di figure tutte particolari, nel carattere e negli atteggiamenti. Il romanzo è, per così dire, una storia nella storia. I personaggi: za F'lumena, la nonna dal carattere deciso, il vulcano sempre pronto a esplodere, mio padre, zia Paola, zia Lina, zio Ferdinando, zio Armando, il barbiere-fisarmonicista, il guardaboschi, il fornaio, la pettinatrice, il vecchio vignaiuolo (che in un primo momento si presenta come analfabeta, ma...), l'unico vigile urbano, il fattore Luigi, che m'insegna ad andare a cavallo, e sua moglie Carmela, ottima cuoca, e Cerasella, l'asina della nonna. Con Serra delle Volpi offro al lettore la possibilità di aprire lo scrigno della memoria della vita, e di riviverla. I ricordi d'infanzia rimangono indelebili nella memoria di ciascuno, e vale per tutti. In questo racconto autobiografico, attraverso un'esposizione quanto mai semplice e lineare dal punto di vista espressivo, racconto le mie reali esperienze di ragazzino di appena sette anni, che, da solo e a bordo di autobus di linea (ben tre, per cento chilometri appena), nella calda estate del 1955 si reca da Corato a Rocchetta Sant'Antonio, un paesino dell'Appennino Dauno Irpino, dove viveva Filomena, la mia energica e infaticabile nonna materna.
Magugustuhan mo rin ang
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Serra delle Volpi cover
Sotto il cielo di Capri - Un'estate, due amori cover
Maledictio cover
Each Other's Savior cover
Un amore a Berlino cover
Rootless Flowers cover
ANCORA cover
innamorata del mio fratellastro cover
"Tornando da me" cover
L'ULTIMO VICHINGO, saga "Figli del mare", vol. 2 cover

Serra delle Volpi

14 mga parte Kumpleto

In questo romanzo cerco di condurre il lettore in un coinvolgente racconto di vita vissuta, con una dovizia e precisione di episodi ed esperienze impressi nella mia memoria. Il mio è un viaggio in un paesaggio e ambiente bucolico, che mi hanno segnato per tutta la vita. È l'esperienza e la fortuna di chi, come me, si è trovato a vivere il periodo di transizione dalla vita dei campi, fatta con la fatica e il sudore delle mani, alla meccanizzazione e alla modernizzazione. A rendere affascinante questo viaggio a ritroso nella mia biografia, vi è poi un susseguirsi di affetti, di persone care, di figure tutte particolari, nel carattere e negli atteggiamenti. Il romanzo è, per così dire, una storia nella storia. I personaggi: za F'lumena, la nonna dal carattere deciso, il vulcano sempre pronto a esplodere, mio padre, zia Paola, zia Lina, zio Ferdinando, zio Armando, il barbiere-fisarmonicista, il guardaboschi, il fornaio, la pettinatrice, il vecchio vignaiuolo (che in un primo momento si presenta come analfabeta, ma...), l'unico vigile urbano, il fattore Luigi, che m'insegna ad andare a cavallo, e sua moglie Carmela, ottima cuoca, e Cerasella, l'asina della nonna. Con Serra delle Volpi offro al lettore la possibilità di aprire lo scrigno della memoria della vita, e di riviverla. I ricordi d'infanzia rimangono indelebili nella memoria di ciascuno, e vale per tutti. In questo racconto autobiografico, attraverso un'esposizione quanto mai semplice e lineare dal punto di vista espressivo, racconto le mie reali esperienze di ragazzino di appena sette anni, che, da solo e a bordo di autobus di linea (ben tre, per cento chilometri appena), nella calda estate del 1955 si reca da Corato a Rocchetta Sant'Antonio, un paesino dell'Appennino Dauno Irpino, dove viveva Filomena, la mia energica e infaticabile nonna materna.