Hegel sostiene che l'amore supera il diritto, è qualcosa che va oltre ed è più importante. È pertanto auspicabile uno Stato, società e famiglia centrate sull'amore piuttosto che sulle leggi. L'amore non ha i confini del diritto, fatto di opposizioni e bilanciamenti tra poteri e continue distinzioni; L'amore è antitesi a tutte le opposizioni e a tutte le molteplicità. È nell'essere la rinuncia a sé stessi per un altro che porta all'identificazione del soggetto in un'altra persona, e, ugualmente nel pensiero, al fatto che il soggetto perde la coscienza di sé e diventa cosciente di questa identità, di essere tutt'uno e di non poter vivere senza l'altro: « L'amore esprime in generale la coscienza della mia unità con l'altro, per cui io, per me, non sono un isolato, ma la mia autocoscienza si afferma solo come rinuncia al mio essere per sé e come unità di me con l'altro » « La vera essenza dell'amore consiste nell'abbandonare la coscienza di sé, nell'obliarsi in un altro se stesso e tuttavia nel ritrovarsi e possedersi veramente in quest'oblio. Quindi è identificazione del soggetto in un'altra persona, è il sentimento per cui due esseri esistono solo in una unità perfetta e pongono in questa identità tutta la loro anima e il mondo intero » Dopo l'opposizione, l'amore è sintesi tra due persone. Realizza un'identità non in senso stretto (con perdita della diversità) nell'essere e nella coscienza, ma un'identità dell'identico e del diverso, in cui il soggetto e la mia coscienza non muoiono, restando come tolte. Il soggetto è consapevole, in modo permanente, avverte in continuazione, la nuova unità con la persona amata.