No Heroes.
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Ongoing, First published May 06, 2016
"Il perdono è per gli stolti.
La compassione per i deboli. 
L'amicizia per i disperati.
Non siamo eroi, ma solo falliti in armatura. 
Siamo mostri con l'aspetto di uomini, affamati di ogni briciola d'affetto ed autoaffermazione. Non c'è speranza in un mondo senza luce.
E per chi ha il cuore nero come la pece, non può esserci redenzione."

________________________

Il portone si spalanca e posso udire il mondo intero trattenere il respiro.
Nick Fury esce con passo solenne, le braccia dietro la schiena e lo sguardo imperturbabile. 
Osserva quello che anche lui ha contribuito a creare: il panico.
E può scorgere l'orrore negli occhi di molte persone quando porta le braccia davanti al corpo e mostra uno schermo tinto di nero.
Tutti sanno cosa significa. Ricominciano le urla, gli strepiti. Un mare di gioia e disperazione dilaga.
Iniziano le risse. Tutti sapevano che sarebbe andata a finire così.
Fury rientra velocemente e si chiude la porta alle spalle. 
Lo sguardo mi cade nel vuoto, non so come reagire, non so cosa pensare.
Un moto di rabbia mi smuove.
Da questo momento, i supereroi non esistono più.

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È tutto totalmente inventato. È ambientato durante Captain America: Civil War ma non ne segue gli eventi.
Spero vi piaccia.
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29 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.