"Grazie." sussurrai. Quella parola mi uscì dalla bocca da sola, senza che io me ne accorgessi. Eravamo abbracciati e la mia testa era appoggiata sul suo petto, riuscivo a sentire il battito del suo cuore. Era il mio suono preferito. "Per cosa?" mi chiese con tono confuso ma dolce. Spostó la testa all'indietro e molló leggermente la presa su di me, in modo che potesse vedermi il viso. Alzai lo sguardo e lo guardai nei suoi occhi scuri. "Di essere l'unico che mi accetta nonostante i miei mille difetti. Grazie perché grazie a te, ho imparato ad amare. Non solo te, ma anche me stessa."