Era un trillo insistente che proveniva da un lungo tavolo a pochi metri di distanza. Tutte le persone presenti voltarono la testa in direzione del rumore e Magnus non ci impiegò molto a individuare la fonte di quel suono. Un ragazzo era raggomitolato su quello che sembrava essere un cellulare e tentava disperatamente di far cessare la suoneria. Poteva vedere il rossore che gli ricopriva i viso anche a quella distanza. Con uno sbuffo, Magnus si alzò e si diresse verso il ragazzo. "Posso?" chiese una volta raggiunto il malcapitato che alzò l'apparecchio in sua direzione senza però staccare lo sguardo dal pavimento. In un paio di secondi il suono era cessato e le persone avevano smesso di fissarli con sguardo truce. Magnus rimise il cellulare sul tavolo di legno e il ragazzo seppellì il viso tra le mani. "Mi dispiace," mormorò. "È nuovo e non ho ancora capito come usarlo." A quel punto sollevò il capo. Le labbra di Magnus si schiusero leggermente e inspirò senza accorgersene.