-Santana...posso entrare?-chiede lei. -Entra mamà-rispondo restando distesa sul letto. -¿Qué está pasando con usted? (cosa ti sta succedendo?)-mi hiede. -Mamà,non so se è il caso di dirtelo-dico cercando di farle intuire che non avevo voglia di parlarne. -Sai che con me puoi parlare di tutto-dice lei. -si tengo que decir, debe haber también papá (se evo dirtelo,deve esserci anche papà)-rispondo mentre leí coninuava ad accarezzarmi la schiena. -seguro, y luego esperar (certo,allora aspetterò)-risponde lei per poi lasciarmi un bacio sulla testa e andare verso la porta. -Mamà-la chiamo. -Si?-domanda lei. -Te amo (ti voglio bene)-le dico. -Yo también te amo,mi amor (anch'io ti voglio bene,amore mio)-dice per poi sorridermi e chiudere la porta. Mi lascio andare ad un pianto liberatorio,ora tutto sarebbe cambiato. Mi addormentai dalla confusione del mio cervello,da tutto quello che stava sopportando Ma il mondo dei sogni non fu pieno di prati e fiori,no,sognai esattamente come sarebbe stato il mio giorno di scuola seguente,quello dopo l'incidente. Quando riapro gli occhi trovai un messaggio sul cellulare.