Alla base vedete, noi non siamo affatto Homo Sapiens. Il nostro nocciolo è la follia. La direttiva primaria è l'omicidio. Quello che Darwin per delicatezza non ha voluto dire, è che se siamo diventati padroni del mondo, non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo stati sempre i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla.
Il mondo non è più un posto sicuro, e a dirla tutta non lo è mai stato, eppure qualcosa si sta muovendo, due ragazzi, uniti dalla morte e divisi da una vita, supereroi? No!
Superstiti forse, sopravvissuti o se preferite morti viventi.
Il passato è l'unica cosa che li tiene in vita e il futuro potrebbe ucciderli, dinuovo.
jason ha solo 23 anni e ha già capito come guardare indietro senza essere ucciso dai ricordi,quei pochi e brevi ricordi che ancora bruciano ma rayan dovrà fare i conti con qualcosa più grande di lui, che sia buona o no sta a lui capirlo,avrà la possibilità di guidare l'ago della bilancia verso un mondo di gloria e sofferenza o verso un baratro di pace.
Chi sa se il male questa volta aiuterà il bene, in una lotta che ripristinerá o eliminerà il concetto stesso di giustizia.
- Estratto dal libro -
A K: l'amore è solo una reazione chimica
Jason: È per questo che fa impazzire la gente?
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.