Avere ventitre anni ed essere un cantante di fama mondiale, quasi quanto lo era stato un tempo mio padre, mi aveva fatto capire tante cose. Amavo la mia vita da star: i concerti e i tour con i conseguenti viaggi in giro per il mondo, le notti insonni a scrivere musica, i miei fan. Nonostante tutto quello comportasse anche diversi svantaggi, come la mia assenza di relazioni fisse. Ma alla fine non lo avevo mai considerato un dramma. Stavo vivendo il mio sogno e quello mi bastava. In ogni caso continuavo anche ad amare i momenti in cui tornavo a casa e potevo stare con la mia famiglia. A proposito, quale sarebbe la vostra risposta se vi chiedessi di adottare un adolescente? Perché se mio fratello avesse continuato a far impazzire nostro padre in quel modo, temevo che la sua fine sarebbe stata proprio quella. E invece devo pensarci io, eh? Dopotutto rimane sempre il mio fratellino.