Carlo e Alice sono compagni di scuola: stessa classe, stessi professori e, a volte, lo stesso banco. Nei cinque anni che hanno passato assieme hanno condiviso una silenziosa amicizia, fatta di sguardi e sorrisi. Carlo è ‟naturalmente" imbranato, senza modelli da incarnare, senza maschere. Alice si sente diversa, non omologata, è uno spirito critico e, al contempo, una sognatrice. Entrambi si consumano pensando all'amore ma hanno un cuore ancora poco addestrato e - come vuole l'adolescenza - ‟sbagliano". Lei con Giorgio, misterioso e intrigante. Lui con Ludovica, la classica ragazza ‟bella e facile". Non solo. Altri eventi - familiari e scolastici - congiurano perché entrambi passino un periodo di crisi e smarrimento. Per ritrovarsi e imparare ad amarsi Carlo e Alice dovranno attraversare la porta stretta di una nuova, difficile maturità. Insieme.
Ma le stelle quante sono è un romanzo senza peli sulla lingua, schietto, diretto, una freccia che va dritta al bersaglio. È quasi una partita di ping-pong sentimentale. Di sicura immedesimazione. Racconta sentimenti senza cadere mai nella trappola della banalità e dietro ai due protagonisti lascia emergere un mondo (e una generazione) assolutamente credibile con tanto di sms, bottiglie di acqua minerale appresso, professori schierati politicamente, voglia di essere ascoltati e impennate di sguardi autonomi sulla vita, sugli adulti, sull'ingiustizia.
Last but not least, il libro a due facce (da una parte il racconto di Alice, dall'altra quello di Carlo) è tutt'altro che un artificio: quando la storia ricomincia dall'altra parte è davvero un'altra storia.
Università di Princeton.
Il lasciapassare per chi ha in programma una carriera brillante.
C'è chi accede tramite denaro o nepotismo e c'è chi accede tramite borsa di studio. È il caso di Nova Taylor e Nemesi White.
Due poli opposti.
Lei studia lingue.
Lui matematica.
Lei vorrebbe essere più socievole.
Lui vorrebbe vivere in una caverna, lontano dal caos.
Cos'è che potrebbe accumunare due anime così distanti allora?
Basterà un incontro in libreria a mettere in chiaro le loro posizioni, peccato non sarà abbastanza.
È per puro caso che Nova apprende chi sia Nemesi White, meglio conosciuto come l'Ombra, ma sarà a causa della sua migliore amica che finirà in un luogo in cui non avrebbe dovuto mettere piede. Perché l'Ade è il santuario dell'Ombra.
Lì regna.
Lì combatte.
E non si farà certo mettere al tappetto da una ragazzina pelle e ossa.