Era il 18 maggio del 1968.
Un sabato mattina, le otto meno cinque minuti,
una giovane donna di vent'anni appena,
un reparto di ostetricia,
una frugoletta di due chili e seicento grammi appena,
tutta capelli mi fù raccontato.
Quasi mezzo secolo dunque,
quante pagine di racconti nel mezzo,
quanto di dimenticato perché non meritava di essere ricordato
quanto ancora di un passato recente così presente.
Anni che sono passati con catene resistenti attaccate a muri spessi,
chiusa dietro ringhiere e alti cancelli,
nei vari tentativi di fuga verso la libertà
ancora i segni mal curati
lasciati dalle punte taglienti.
Per un attimo poi,
finalmente ti eri trovata,
ti eri espressa,
avevi vissuto,
così avevi creduto,
Ora è come se desideri
espressi e esauditi
si fossero trasformati in
desideri esauriti