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Story cover for the dark depths of the lake by giorgia_stilinski

the dark depths of the lake

giorgia_stilinski

Reads 47
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Parts 5

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giorgia_stilinski

banshee elodie fantasy giorgia lorenza

»un luogo mai esplorato prima, supposi fossero i meandri dell'esteso lago ghiacciato su cui i miei piedi premevano verso il basso con leggerezza, e grazia, quasi come un saggio guerriero che senza alcun rumore esplora il campo di combattimento, gli occhi sgranati, le orecchie tese. tutto perfettamente in equilibrio, ad eccezione di un particolare. urla che quasi spaccano il suolo sotto ai miei piedi«All Rights Reserved

banshee elodie fantasy giorgia lorenza

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Il gruppo di cavalieri si chiuse intorno a noi. Mi ritrovai nel mezzo, Aragorn, Gimli e Legolas intorno a me, il cappuccio calato sulla testa. Le lance furono puntate verso di noi. Il tutto si era svolto molto velocemente e senza ordini. Erano abili guerrieri. "Cosa ci fanno, due uomini, un elfo e un nano nelle terre del Mark? Parlate in fretta!" disse un cavaliere aggressivamente, facendosi avanti. Era alto e imponente nella sua armatura, una criniera bianca di cavallo gli adornava l'elmo. Doveva essere il capo. "Dimmi il tuo nome, signore dei cavalli e io ti darò il mio" rispose Gimli in perfetto stile nanico Il cavaliere non sembrò gradire. Scese da cavallo e facendo un passo minaccioso verso di noi disse: "Ti staccherei la testa dalle spalle, nano, se solo fosse un po' più alta da terra" Con un movimento fluido, così veloce da non riuscire a vederlo a occhio nudo, Legolas incoccò una freccia e la puntò dritta alla fronte dell'uomo. Le lancie dei cavalieri si strinsero intorno a noi. Lo spostamento d'aria del movimento fulmineo di Legolas aveva però fatto scivolare giù il cappuccio dal mio viso. Uno mormorio di sorpresa si diffuse tra i cavalieri e vidi gli occhi del loro capo spostarsi a studiarmi, nonostante la freccia puntata alla sua testa "Una donna?" #3 in rohan (8.5.23)

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Ci sono luoghi che non si trovano sulle mappe, ma nei silenzi delle ossa. Aria è fatta di vento e memoria. Con le dita sporche di terra e il cuore intrecciato a petali di tulipano, lascia la sua estate in frantumi e approda a Beacon Hills, dove l'aria sa di pioggia e promesse infrante. Ma in quella cittadina, immersa tra foreste e segreti, qualcosa la attende. Qualcosa che ha sempre saputo il suo nome. Un sussurro nei corridoi, un fremito sotto pelle, un'ombra che si insinua nei suoi sogni e li lacera dall'interno. Ogni passo risveglia una verità dimenticata. Ogni visione la avvicina a ciò che non avrebbe mai dovuto toccare. Lì, dove i lupi ululano alla luna e i vivi si confondono coi dannati, Aria scoprirà che il suo dono è anche una condanna. E che il suo peggior incubo... potrebbe indossare il volto di qualcuno che non riesce a smettere di guardare.

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