«Ho sempre avuto paura Sullhee,» mi disse con il volto verso la finestra; stringevo ancora tra le mani quei documenti che non avrei dovuto vedere «ma adesso che non ho più niente da perdere... devo vederlo, capisci?» così dicendo sfilò gli occhiali scuri, rivolgendo per la prima volta i suoi occhi bianchi come latte nei miei «Devo vederlo.» «Sì,» sussurrai allora, lasciando cadere quelle maledette carte e correndo a stringere quel ragazzo che tanto amavo «lo capisco.»