La sua vita è un disastro: un continuo via vai tra litigi a casa e sballarsi con gli amici. Quest'estate sarà uno scalino importante per la risalita di Micol, cresciuta con l'idea di essere fuori luogo e sbagliata, come se la sua presenza creasse disagio, forse fastidio. Aveva la costante sensazione che ogni cosa che diceva fosse scorretta, detta con un tono fraintendibile, con un contenuto poco immediato e tremendamente strana. Perciò spesso preferiva stare zitta ed ascoltare, non perché fosse disinteressata, più perché preferiva tenere i suoi pensieri per se: in fondo sapeva di essere intelligente, ma incompresa. La comprensione di cui aveva bisogno arriva quest estate, che conosce le persone giuste, gli amici di una vita. Loro sono come lei, ma allo stesso tempo agli antipodi. Tutti che ne anno viste tante, forse troppe per la loro età. Tutti che capiscono il dolore e sanno dare consigli per affrontarlo, ma che per loro stessi non sanno fare molto di più di girarsi una canna.