Provava una sorta di liberazione nell'uccidere, una scarica di eccitazione alla vista del sangue, un senso di libertà e potere assoluto. Il sorriso sadico di chi sa di avere tutto in mano e sempre sotto controllo. Gli occhi persi di chi non conosce emozioni di alcun tipo. Le mani prese da un continuo tic nervoso. Poi lo vide. Voleva assolutamente averlo, possederlo, stringerlo a se e imporgli che era suo, solo suo e solo allora, dopo averglielo fatto capire, lo avrebbe ucciso.