Akaihana

Giappone, periodo Keichō. Takazaki è un monaco shintoista tradizionalista e conservatore, oltre che bravo ad agitare le folle, che si oppone fermamente all'influenza spagnola nel sud del paese. Gli spagnoli, invece di ucciderlo, decidono di approfittare del suo carisma e della sua capacità di persuasione, così rapiscono la sua famiglia e lo costringono, se vuole rivederli, a partire per le Filippine per evangelizzare. Comincia così, complice anche una serie di assurdi scherzi del destino, un viaggio allucinante e sconvolgente, tra il Pacifico, l'Africa, il Mediterraneo e persino il Mar del Nord, dove Takazaki, costretto a commettere e guardare atrocità indicibili, si aggrappa, per proteggersi dalla follia, all'unica cosa che gli ricorda la sua terra, la sua famiglia e chi è veramente: il suo nome di battesimo, Akaihana. La protezione del segreto del suo nome diventerà perciò il suo obiettivo principale, l'unica cosa che lo aiuterà a non perdere sé stesso.

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