"Mi racconti un po' di lei, signor Tomlinson" mi fissò con i suoi occhi verdi, nascosti dalle lenti spesse dei suoi occhiali, accomodandosi meglio sulla poltrona nera e malandata. "Non ho niente da dirle" sbuffai sonoramente incrociando le braccia al petto, guardandolo dritto negli occhi. "Senta, se lei non collabora non posso aiutarla" parlò in tono autoritario, sistemandosi gli occhiali sopra il naso "Non ho bisogno di nessun aiuto! " sbottai irritato, alzandomi velocemente dalla scomoda sedia. Mi avvicinai verso la sua scrivania in legno, appoggiando bruscamente le mani sopra al tavolo, guardandolo dall'alto. "Tanto meno di un cazzo di psicologo" ringhiai ad un centimetro dal suo viso, stringendo gli spigoli della scrivania nelle mie mani "Signor Tomlinson, le ricordo che lei si trova in un carcere. Non ha potere qua. E mi creda, ne ha bisogno eccome di aiuto. Non si troverebbe in questa situazione. Ora si sieda, o mi costringerà a chiamare Oliver e Robert e a dirgli di riportarla nella sua cella, facendole saltare la cena" rispose senza scomporsi, appoggiando i gomiti sul legno del tavolo "Ti odio " mi allontai, tornando a sedermi " Di certo non sono qua per farmi amare" sorrise falsamente, sedendosi comodamente sulla sua poltrona