{ Continuazione di Quel Leggero Brusio }
« Senti, il caffè non l'ho fatto perché sicuramente l'avrei versato... il pane è vecchio di due giorni, la marmellata o la Nutella non c'erano... c'è solo il burro. Quindi la tua colazione è solo pane secco e burro. Se vuoi da bere alza il culone e vattelo a prendere: è self-service. » disse Gioia addentando una fetta.
« È un servizio un po' scarso... » mugolò Piero con gli occhi ancora stropicciati.
« Ho riconsiderato quella cosa del 'finché morte non ci separi', e penso sia giusto stabilire alcune regole » spiegò lei autoritaria, lasciandosi ricadere sul letto per l'ennesima volta.
« Ah. 'Nchia! Allora... la prossima regola è: smettila di fare considerazioni, donna. E dimmi invece come pensi di passare questa giornata. » cercò di darsi un tono lui.
« Beh, io stavo facendo il pieno di energie con questo pane insipido... e poi pensavo di passarla qui. - rispose affondando un dito nel materasso - Fuori fa troppo caldo. »
« Ah, capisco... Il caldo fa male alla salute... » le diede corda lui, annuendo lentamente con malizia.
« Già. Ho sentito dire che ai tenori in particolare fa malissimo » rincarò la dose lei, sprofondando leggermente con la schiena nel cuscino.
« Vorrà dire che mi sacrificherò restando a letto con te... per la salute questo e altro » acconsentì con aria responsabile, sollevandosi sui gomiti.
« Bravo, è per il tuo bene. Così potrò anche dimostrarti che il servizio non è affatto scarso » la rigirò lei, sbattendogli le ciglia davanti.
« Ecco. Magari iniziamo con lo spostare questo che è d'intralcio ai servizi » la prese sul serio, tirando piano un angolo del piccolo vassoio su cui lei stava sbriciolando.
Gioia mollò la presa e finalmente si mise a ridere.
« ...Piero, i giochi di ruolo non fanno per noi » commentò voltandosi su un fianco per accarezzargli la nuca.
Ma il vassoio glielo lasciò mettere da parte lo stesso.