Cosa potrebbe succedere se un ragazzo, che prova avversione per il mondo digitale, fosse costretto ad avvalersene, per risolvere il mistero delle numerose scomparse dal suo paese e del mondo? Amici, parenti... Persino suo fratello, sua sorella, i suoi genitori... E perfino Munch, il suo cane.
Affronterà la cosa che odia più al mondo, la tecnologia, per salvare i suoi affetti, e il mondo intero, da una minaccia incredibile. Questa è la storia di Albert Strauss e delle sue disavventure.
Tratto dal capitolo 26:
Kabantes era diventato un mostro. Un mostro di lava, di fuoco, un abominio. Scegliete le parole che meglio credete. Non basteranno a descrivere l'orrore che abbiamo provato. Ci sentivamo sempre più vecchi e sempre più debilitati. Questo gioco ci stava assorbendo, mentalmente e nello spirito. E temevo che stavamo invecchiando, nel profondo. Temevo che, semmai fossi riuscito a uscire da lì, sarei stato visto come un ragazzino con la mobilità di un ottantenne...
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Aprì gli occhi e guardò istintivamente l'orologio posto sul comodino,quei numeri rossi illuminavano la stanza buia,poi si voltò verso di lei,dormiva ancora,lo percepiva..si alzò cercando di non fare rumore,voleva lasciarla dormire ancora un po'..camminò scalzo fino alla cucina,il pavimento freddo non lo infastidiva.
Si avvicinò alla finestra e scostò la tenda,il sole non era ancora sorto,mentre il caffé emanava il suo profumo nell'aria,due mani lo cinsero in vita abbracciandolo,le sorrise guardandola con la coda dell'occhio,ora entrambi osservavano il sole illuminare le cime dei palazzi..come venuta dal nulla,un'ombra annerì il cielo,poi uno strano,inusuale bagliore accecante..