Beatrice ha 19 anni. A differenza delle sue coetanee non ha ancora un ragazzo e sembra proprio non le interessi averne uno, perché non vuole "complicazioni sentimentali" - così lei definisce l'amore - almeno fino a quando non avrà raggiunto i suoi obiettivi nello studio prima e nella carriera poi. Un vero amico però ce l'ha: Giorgio. Gli vuole bene ma non proprio come lui vorrebbe. «Ok, vado a fare la valigia, domani me ne vado ed esco per sempre dalla tua vita. E' questo che vuoi?» Continuava a stare zitto. «Rispondimi, è questo che vuoi?» Mi ero alzata in piedi e lo stavo affrontando decisa. Si alzò subito in piedi anche lui mettendosi di fronte a me. Pensavo volesse ribattere e che si sarebbe scatenato il putiferio, invece prese il mio viso tra le sue mani. Il suo sguardo era colmo di disperazione. «No, non è questo che voglio. Scusami Bea, ho perso il controllo, non volevo litigare. Il fatto è che io per te provo qualcosa che è molto più che semplice affetto, io... mi sono innamorato di te, perdutamente innamorato di te e pensavo che l'intimità che c'è stata tra noi in questi due giorni fosse dovuta al fatto che anche tu mi amassi. Ho bisogno di te Bea, ti prego, non te ne andare. Farò come mi chiedi, aspetterò.» Sapevo che avrebbe ceduto. In una discussione tra due persone che si vogliono bene è sempre chi ama di più a cedere, perché è quello che tra i due ha più da perdere. In realtà nel cuore di Beatrice è ancora vivo il ricordo della sua infatuazione adolescenziale per Andrea. Non si vedono da cinque anni ma hanno mantenuto i contatti e quando si ritrovano Beatrice scopre che amare non è poi così terribile come credeva. Con l'amore però arriva anche la gelosia che le fa prendere decisioni sbagliate. Ed è da quel momento che le cose iniziano veramente a complicarsi...
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