Non è certo la prima volta che scrivo di me, ma sono piuttosto sicura che sia la prima volta che io scriva di qualcuno, e non per qualcuno. Mi ripeto che scrivere di qualcuno è diverso dallo scrivere per qualcuno, sopratutto per una come me, preferisco fare tesoro di alcune cose, custodirle e non condividerle con il mondo perchè ho paura di non essere abbastanza brava e forte per trattenerle. In ogni caso, questa storia parla di una persona che - per così dire - mi ha salvata dal baratro, un momento decisamente no della mia vita. Cambiare stato è difficile, e affrontare la vita reale lo è ancor di piu', se si hanno delle responsabilità da tenere. Da seguire. Da rispettare.
Quindi cercherò di mettere insieme i pezzi, e perchè no, fare un viaggio che mi riporterà con voi, al 20 Maggio 2016.
Grazie, buona lettura.
Jack mi blocca dal braccio e mi spinge contro di lui.
<Al diavolo> dice e mi bacia.
Prima delicatamente poi con un po' di foga, socchiudo le labbra in modo di far incontrare le nostre lingue.
Mi stacco e lo guardo, che occhi, i suoi occhi azzurri oceano.
Appoggio la testa al suo petto.
<Wow> dico.
<Non so cosa si dica in questo casi> aggiungo.
<Forse è meglio che tu vada dentro> dice, non so se sia così ma mi sembra quasi serio.
<Scusa?>
<Sara vai dentro, a domani>
Mi stacco da lui con violenza e me ne vado in casa senza guardarmi in dietro. Cosa diavolo vuol dire, ci baciamo e lui mi dice di entrare in casa? Ma davvero?
Lo sapevo, non mi dovevo fidare, non mi devo mai fidare.
Due vite imperfette che insieme formano la perfezione🖇💗
{Traguardi✨}
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