Non considerava mentire come male. Lo aveva fatto centinaia di volte, aveva perso il conto, ma non sopportava le mentissero. Seduta su quello scomodo letto, si chiese se anche lui non lo sopportasse. Se la pensasse come lei. Se avesse pensato, quando lo aveva fatto, che non sopportava le mentissero. [...] Attendeva una sua reazione, ma lei non voleva reagire. Voleva solo continuare a guardare per terra, a studiare attentamente la moquette, le mani unite, le punte dei piedi rivolte verso l'interno. Non voleva pensare. Non voleva ascoltare. Non voleva credere. [..] Lui l'aveva tradita.