Era buio, il pavimento freddo e umido, la porta dipinta di rossa mi guardava, udiva e dava ascolto alle mie sofferenze. Il mio viso venne alzato aggressivamente mentre scrutavo la bianca barba di cui tanto avevo paura. Le sue urla e il suo corpo si abbassarono a me e lanciai un grido che comunque non avrebbe mai raggiunto nessuno. Con un sussulto aprii gli occhi e mi ritrovai in un letto, che però non era il mio. No, perché questo era pulito e grande, non come il mio pieno di toppe e puzzolente. Cercando disperatamente di sconfiggere i pensieri oscuri, i ricordi ancora troppo vividi nella mia testa mi recai in bagno. Ma allo specchio non vidi me, vidi Damian: l'eroe che mi aveva abbandonato. ~~~ 10/09/2016
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