"Avrei altre idee per rendere tutto perfetto" aveva detto baciando ripetutamente il collo di Michele mentre con la presa salda sui suoi fianchi se lo tirava addosso. Il ragazzo aveva sbuffato senza guardarlo, continuando a tastare a vuoto la distesa di piatti immacolati che aveva davanti "Alé, non adesso" "Come sarebbe a dire "non adesso" ?" - aveva domandato quello fingendosi scandalizzato - "Non conosci il detto "se non ora, quando"?" "Sono sicurissimo che non esista nessun detto del genere e ora spostati che devo mettere i bicchieri a tavola, è tardi" Alessio aveva sbuffato lasciando un bacio su una spalla del suo ragazzo. Il citofono aveva suonato giusto in quel momento. "Hai perso la tua occasione" - aveva detto mentre si affrettava ad aprire il portone - "domani io me ne andrò e tu rimarrai qui col rimorso di aver preferito preparare la cena invece di startene a letto con me a fare-" "Alè, non mettere troppo alla prova la mia pazienza e apri la porta" "Aspetta, non vuoi sentire a fare cosa?" "Alè!" aveva urlato Michele dalla cucina lanciando in piena faccia al fidanzato uno straccio bagnato. "Sei davvero sexy quando non mi calcoli per stare in cucina. Sarà perché succede pochissime volte" "Dai Alè, vai via!" Aveva urlato divertito prima che l'altro si decidesse a lasciar perdere ogni tentativo di assedio per accogliere gli amici in casaAll Rights Reserved